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S’alenu ‘e custa terra

S’alenu ‘e custa terra

Label: Tronos Digital

Release date: 2023

Catalog number: BL9962651

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Si tratta di sei composizioni originali, di cui quattro ballate e due liriche con testi in sardo Il linguaggio di queste canzoni è costituito infatti da varianti del sardo fra il dorgalese e il logudorese/olbiese.

Il tema della canzone che da il titolo all’ album, “S’Alenu e’ custa terra”, è un po’ il manifesto del lavoro. Parla del rapporto strettissimo fra noi e la Sardegna, grande madre silenziosa che sa accogliere e fare suoi anche i figli di altre madri, a patto che appunto ne sappiano cogliere il respiro, s’alenu.

Lo stesso tema è adombrato in “Marineri”, canzone ispirata dalla figura di Fabrizio De Andre, un figlio di Genova, diventato nella sua vita un figlio della Sardegna a pieno titolo, capace di sentire il respiro di questa isola al punto di non fermarsi agli aspetti dolorosi della sua esperienza, ma continuare ad essere figlio di questa terra e nostro fratello.

“In Sa Brigata Tattaresa” tratta un altro aspetto doloroso e intenso della nostra storia. “Nois semus sos dimonios pro cada anzena gherra” (rif. Alenu) è il tema che viene sviluppato nella storia del giovane pastore sardo, prelevato forzosamente dai carabinieri dal suo ovile per essere gettato nell’inferno delle trincee alpine e tornare a casa “eroe” suo malgrado.

“Nieddanue” invece prende le mosse da un triste episodio di cronaca avvenuto ad Olbia negli anni 90. Unagiovane prostituta venne uccisa da un balordo. Era una ragazza nei suoi vent’anni. Una figlia comunque, che non sarebbe tornata a casa. In Nieddanue né ho fatto una biancaneve “sbagliata” (la protagonista non è
bianca come la neve, ma nera come una nuvola temporalesca) che nessuno avrebbe salvato dalla sua mela avvelenata.

“Coinieddu” è un rock and roll, un “divertisment” che prende in giro un giovane chitarrista che ha scoperto che la sua chitarra sulla spiaggia ha il potere di attrarre le giovani ragazze, ma purtroppo anche dei predatori (su falchittu coinieddu del dillu tradizionale) che gliele poteranno via lasciandolo a bocca asciutta.

“Meriola” è l’unico testo non mio. Scritto da Mario Bua, è una canzone che gioca fra la libertà e la nostalgia di una persona a cui vuoi bene.
Gli influssi musicali del disco riflettono naturalmente la mia storia di musicista “boomer”.

Grandi cantautori americani e italiani, gli autori sardi che hanno aperto nuove strade alla nostra musica, la musica west coast.

Tutti gli arrangiamenti sono curati dal giovane Maestro Antonio Carboni, di Olbia trapiantato a Roma, diplomato in chitarra jazz, che è anche coautore di “S’Alenu ‘e custa Terra”.