Opodiptera il progetto di Manuel Attanasio

Biografia di Manuel Attanasio

Manuel Attanasio, nasce a Sassari nel 1978.
Il suo operato artistico è ecclettico sin dagli inizi, si dedica alle arti visive alla musica alla scenografia, al design.

Inizia il suo approccio alla musica studiando canto presso il C.D.P.M. di Bergamo con il maestro Giovanni Guerini e poi affrontando da solo i suoi studi sulle possibilità espressive legate alla sua voce che lo portano nel 2006 a compimento del suo primo disco intitolato “ Senza Voce” prodotto dal CTM, un viaggio sonoro in cui la sola voce “è protagonista” come diranno in seguito curatori ed esperti in un susseguirsi di riferimenti da Stratos a Meredith Monk, da Laurie Anderson a Fatima Miranda sino a toccare il fiato quello di Fresu e della sua tromba, un lavoro considerato ancora fuori dal tempo.
Frequenta negli anni numerosi corsi sulla voce e sull’improvvisazione tra cui quello di David Linx nel 2010 e le lezioni di Sabina Meyer a Roma e Miguel Curti a Bologna.
L’esigenza di confrontarsi di condividere il suo suono lo porta nel 2008 a fondare gli Iskeed , un trio rock elettronico, con formazione atipica, due batterie chitarra e voce, ma è del 2012 che insieme a Roberto Schirru fondano i MOWMAN, duo elettroacustico che vive ancora e che ha avuto da subito l’occasione di aprire o chiudere concerti di grandi artisti come Al Jarreau, Afterhours, Mannarino, Asian Dub Foundation. Con Mowman si dedicano a 360 gradi a tutto ciò che può coinvolgere la musica aldilà dei concerti, suonano all’interno di spazi museali, nelle chiese, in performance di arte contemporanea, pubblicando tre lavori discografici, una trasmissione Radio “CasaMowman”; colonne sonore per spettacoli di danza contemporanea, un docu-film, e attualmente lavorano al quarto disco.
Nel 2008 con l’artista e flautista Mauro Cossu, e il contrabbassista Adriano Orru’ pubblica “Expanding sound” tra elettronica ed acustica, la sua voce diventa sempre più sperimentale e l’utilizzo dell’elettronica applicata ad essa inizia a farsi strada.
Nel 2009 dopo aver conosciuto la cantante Marta Raviglia decidono insieme di addentrarsi alla stesura di “Morfeo”, un lavoro discografico distribuito dalla Monk Records , in cui per la prima volta due voci cantano nello stesso disco senza strumenti a seguito, due voci protagoniste alla stesso tempo che li vedranno entrambi calcare palchi della penisola collaborando con più svariati artisti; nel 2010 sale sul palco della Casa del jazz di Roma insieme ad altri 38 musicisti per un concerto diretto da Eugenio Colombo.
Nel 2012 il compositore Francesco Cusa lo convoca con altri 7 cantanti tra cui Cristina Zavalloni, Vincenzo Vasi e la stessa Marta Raviglia per un progetto live di composizione vocale che diventa disco nel 2012 dal titolo “Vocal Naked” registrato al Torrione di Ferrara.
È del 2015 la sua presenza nell’ensemble Odwalla, al festival Ivrea Jazz che diventerà disco dal titolo “Uomo invisibile “ nello stesso anno. Nel 2018 incontra Arianna Porcelli Safonov, suona con lei e accompagna i suoi reading più volte, ad Alghero, Terracina, Sassari creando una collaborazione che porta avanti sino ad oggi.
Nel 2020 crea le musiche per un medio metraggio alla regia di Alessandra Mura, in cui ancora una volta la voce è la vera protagonista, l’intera traccia audio e’ un tripudio di voci, sovraincide sino a quaranta tracce per un risultato compositivo corale maestoso.
Mentre inizia a lavorare al suo secondo disco in solo, si dedica alla stesura di una colonna sonora del docu-film di Giuseppe Cristaldi “Decimomantra”, curando insieme a Roberto Schirru e lo stesso Giuseppe Cristaldi la regia.
Nel 2023 canta “In silenzio” brano all’interno della colonna sonora di “I Giganti“di Bonifacio Angius.
Sempre in questo periodo viene chiamato dal produttore Christian Marras nel progetto Ergot Project, in cui si dedica all’arrangiamento e l’esecuzione di tutte le parti vocali, disco in cui suona la batteria, il prestigioso batterista dei King Crimson, Pat Mastelotto, il disco vedrà la luce nel 2025. Attualmente in uscita “OPODIPTERA” il suo secondo lavoro in solo, un intero disco nuovo per la concezione di lavoro, un lavoro di cantautorato nuovo per Attanasio che scrive i testi e suona l’intero disco, un‘opera vocale e strumentale, scrive in italiano in inglese e in sassarese, spaziando tra diversi generi mettendo sempre la voce al centro di tutto. La voce che sempre è stata il suo primo strumento continua in quest’opera ad essere l’unica vera protagonista.
Disco distribuito dalla Tronos Digital.

 

Il progetto Opodiptera

2025- Nuovo lavoro in solo per Manuel Attanasio, musicista, artista poliedrico ma soprattutto cantante, che scrive canta e suona ogni pezzo di questo disco.
Opodiptera è un disco che parla dell’amore nelle sue piu’ svariate forme, un lavoro fuori dagli schemi, da tutto cio’ che il cantante stesso ha creato sino ad ora, cio’ conferma la continua esplorazione, la ricerca che l’artista stesso compie da più di vent’anni, destrutturando, componendo e ricomponendo la sua voce alla ricerca di una espressività vocale sempre originale fuori dagli schemi e avvezza ai compromessi. Arriva alla parola, scrivendo testi in italiano, inglese, e Sassarese lingua della sua città.
Destruttura completamente la forma canzone, creando brani che appaiono poesie cantate, testamenti, e celebrazioni. Un tripudio vocale senza precedenti. Un susseguirsi di viaggi su spazi senza tempo visitati attraverso la sua voce che è la vera
protagonista dell’intero disco, anche là dove sembrano synth, percussioni, è sempre la voce, sempre.
Un ascolto da fare tutto d’un fiato, un invito alla quiete, fuori da ogni moda contemporanea, fuori dalla frenesia che ci esorta alla velocità estrema. Così si apre il disco, la prima traccia della durata di 30 secondi ci invita proprio all’ascolto, con una voce che pare arrivi da un altro mondo, quella di Marta Raviglia, sua cara amica e collega.
Difficile immaginare che sia un solo cantante quello che sentiamo, questa è la sensazione che suscita.
Il disco chiude quasi a celebrare la fine di un girone, con una marcia funebre, una surreale rappresentazione Felliniana, un carrozzone in stile gospel-Blues con tanto di soli distorti (ovviamente con la voce) e cori che sin dall’inizio mettono in chiaro le intenzioni del pezzo stesso, “il ringraziamento”.
Il live atipico anch’esso con una formazione minimale; lo accompagnano sul palco due musicisti Carlo Doneddu, Peppino Anfossi e un operatore video dietro le quinte, fondamentale per l’intero live in cui immagini e video creati appositamente per il live stesso daranno una spinta fondamentale per l’esecuzione dell’intero lavoro.

 

Manuel Attanasio, voce
Carlo Doneddu, chitarra classica ed elettrica
Peppino Anfossi, violino piano e percussioni
Alessandro Spanu, video e sequenze
Regia, Maurizio Giordo
Fonico, Maurizio Pinna

Album disponibile in tutte le piattaforme digitali

 

 

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